Fotografare è un’arte, che si tratti di passione, pensiero o denuncia, catturare emozioni e realtà è qualcosa alla quale dedichi la tua attenzione. Fondere momenti e legarli per sempre, imparando a vederli attraverso la tua anima è arte pura.
Se vuoi unire la passione per il trekking a quella per la fotografia troverai un’arte capace di coinvolgere tutti i tuoi sensi e la tua creatività. Mentre cammini in mezzo alla natura, ammirando paesaggi spettacolari potrai immortalare qualcuno di questi momenti per riviverlo ancora.
Cos’è il trekking fotografico
Il trekking fotografico può essere praticato da tutti, sia dai neofiti i quali vorrebbero approfondire la tecnica per alimentare la propria creatività che dagli esperti.
Puoi fare tanti diversi cammini, spaziando da quelli avventurosi alle passeggiate soft che ti consentono di gustare tutto ciò che hai intorno.
Esistono infatti tantissime associazioni che organizzano dei tour fotografici ad hoc per consentire ai partecipanti di mettere in pratica la loro passione.
I trekking fotografici sono delle esperienze attraverso le quali potrai dare vita eterna a colori, sfumature, momenti unici e respirare l’aria fresca e pulita della campagna, trovando, infine, serenità dentro di te.
Quale attrezzatura è essenziale per un trekking fotografico
Se stai organizzando un trekking fotografico, il tuo equipaggiamento varierà in base alla tipologia di escursione che stai programmando, stesso discorso vale per il peso dello zaino.
Per prima cosa, la borsa deve essere comoda e leggera ed è preferibile averne una montana rispetto a quella prettamente fotografica meno pratica e usare custodie imbottite per riparare il materiale fotografico da possibili urti.
Valuta bene che percorso farai, perché avere con te 5 obiettivi per usarne solo uno è un peso inutile che comprometterebbe la possibilità di trasportare un treppiedi. L’attrezzatura indispensabile comprende sicuramente il corpo della macchina fotografica, le ottiche e uno zoom per riprodurre un quantitativo di obiettivi da avere con te; una scheda di memoria molto grande, i filtri più importanti come quelli per le cascate, quindi a densità neutra ND, un polarizzatore e l’annesso cavalletto.
Le fotocamere digitali fanno anche video, quindi puoi evitare di prendere una video camera troppo pesante. Se hai un rifugio o un auto a disposizione, puoi lasciare lì pc, hard drive e tablet.
Uno zaino ben fatto non dovrebbe superare i 35 litri e può toccare i 50 se hai deciso di dormire in un rifugio. Se invece devi praticare trekking fotografico per diversi giorni puoi avere uno zaino fino a 60 litri, includendo sacco a pelo, viveri e fornelletto.
Conclusioni
È molto importante essere quanto più comodo e leggero possibile senza scordare l’attrezzatura fondamentale e rinunciando a qualche pezzo.
Uno zaino allungato con cintura sul petto consentirà di mantenere il giusto bilanciamento; non deve essere necessariamente impermeabile, potresti sopperire con un buon copri-zaino che protegga l’attrezzatura. La suddivisione degli scomparti, infine, ti permetterà di gestire gli obiettivi evitando potenziali urti e avere l’attrezzatura sempre a portata di mano.
Per approfondire l’argomento vedi: