Come salvare le foto per non perderle

In ogni casa sono presenti ormai almeno un personal computer e uno o più smartphone, questo comporta anche l’incremento delle foto che ormai tutti scattiamo molto frequentemente e che teniamo nelle memorie digitali. Forse ti è già capitato di avere a che fare in eventi spiacevoli che hanno comportato la perdita delle tue foto. Si tratta di sfortuna, ma anche del fatto che hai preso sotto gamba l’eventualità di compiere delle semplici azioni che ti consentono di custodire i tuoi ricordi per sempre.

Perché si perdono le foto digitali

La digitalizzazione ha scombussolato le nostre esistenze nel giro di un decennio, attribuendo un ruolo notevole alla gestione dei dati. Attraverso i nostri dispositivi accumuliamo una quantità di fotografie davvero vasta e allo stesso tempo li consideriamo delle casseforti all’interno delle quali custodirle senza ipotizzare che sia possibile perderle. Possono arrivare dei virus o subire uno sbalzo di energia elettrica che intaccano i contenuti dei nostri dispositivi; può avvenire un furto o la rottura, ma soprattutto, è errato credere che i supporti digitali siano eterni. Archiviare solo digitalmente può essere una soluzione rischiosa e infatti Vint Cerf, il vicepresidente di Google, afferma che così facendo ci inoltriamo nel deserto digitale del quale non resterà alcun ricordo materiale di noi alle future generazioni.

Come salvare correttamente le foto digitali per non perderle

Esistono delle piccole strategie che ti permettono di salvare le foto più preziose e non rischiare di perderle per sempre. Delle foto digitali l’ideale è averne tre copie su tre diversi supporti e uno di questi non dovrebbe essere custodita a casa tua: ad esempio, potrebbe rompersi il supporto di archiviazione o potrebbero rubartelo. La prima soluzione consiste nel fare il backup delle fotografie su un disco rigido esterno da collegare al pc con porta USB o Thunderbolt, comode e utili perché grandi, veloci e oltre che essere affidabili, non costano troppo. Per effettuare il backup ti servono due dischi rigidi esterni e su uno di questi dovrai copiare le tue foto, ma solo dopo averlo sincronizzato con l’altro disco attraverso FreeFileSync. Per averlo fuori casa, qualcuno dovrebbe fare la stessa cosa su un altro supporto esterno. Potresti acquistare un NAS, ovvero un piccolo computer dotato di memoria, sistema operativo e processore indipendenti, ma confezionato come un normale pc per archiviare e condividere le foto. Ovviamente si tratta di una soluzione meno economica come la precedente. Mettendo le foto sul NAS potrai accedervi tramite Wi-Fi ogni volta che vorrai, vederle dal cellulare o dal tablet e potrai farlo da iOS, Windows, Linux, Android e macOS, oltre che da remoto. Lo spazio di archiviazione deve essere acquistato separatamente e se esaurisce, potrai comprare dei dischi rigidi NAS più capienti. Sui NAS è possibile eseguire un ulteriore backup. Un funzionale backup off-site è offerto da Cloud. Un fotografo professionista trova la sua soluzione con 50 € annuali, scegliendo SmugMug, ma è valido per chiunque lo voglia. I servizi Cloud online che effettuano il backup di interi dischi rigidi sono tanti, ad esempio, Mozy, i-Cloud per l’iPhone, Blackblase, ecc.

Conclusioni

La cosa più importante è gestire le foto in una sola cartella e fare poi il backup detta “foto” e separate per anno; poi nomina le sottocartelle, ad esempio, con i nomi “viaggio a Venezia”, ecc. Fatto questo usa il software per catalogare le foto e trovarle facilmente.

Per approfondire l’argomento vedi: