Casi di malasanità, quali sono i più frequenti e come comportarsi

I casi di malasanità sono tantissimi e, purtroppo, si susseguono giorno dopo giorno. Oggi è più facile leggere alcuni avvenimenti tra le prime pagine dei giornali o direttamente in TV, con racconti e dettagli di quanto accaduto alla persona interessata.

La malasanità esiste e i casi mettono in evidenza qualcosa che non è andato secondo piani, durante un intervento o mentre si effettuano delle cure. Sotto la lente di ingrandimento ci sono medici, disorganizzazione delle strutture mediche o poca professionalità. Sotto certi aspetti, ci sono dei dati in continua crescita ed è importante sapere cosa fare e come agire in merito.

In uno scenario del genere, diventa difficile avere un quadro univoco ed agire nella maniera corretta. La legge per essere applicata deve essere correlata da documentazioni e testimonianze che portano al raggiungimento di un obiettivo.

Non è solo una questione di dati e statistiche, ma comprendere come agire e a chi rivolgersi. Facciamo chiarezza?

I casi più frequenti di malasanità

Nella maggior parte dei casi, la malasanità rispecchia delle disfunzioni a carattere sanitario a causa della mancata organizzazione degli ospedali. Tra lunghe liste di attesa, mancanza di personale, poca comunicazione e attenzione è possibile che si verifichi un errore da parte dell’equipe di medici.

In linea generale, le aree maggiormente colpite sono:

  • Pronto soccorso;
  • Estetricia e Ginecologia;
  • Chirurgia Generale;
  • Ortopedia.

Per ognuna delle categorie, i casi sono differenti come interventi non necessari, lesioni durante una operazione, mancato riconoscimento della necessità e danno, lesione agli organi interni. In alti casi si registra un mancato approfondimento del problema e analisi specifica del danno, oltre che uso errato di farmaci o somministrazione di cure non corrette/idonee.

In ginecologia si possono riscontrare dei danni al feto o alla madre durante il parto naturale o cesareo, sofferenze del feto sino ad una diagnosi prenatale completamente sbagliata.

Vittima di malasanità, che cosa fare?

Nel momento in cui si sospetta di essere stata una vittima di errore medico, come sopra descritto, è importante sapere cosa fare in caso di malasanità. Ci si rivolge ad un avvocato di fiducia e si raccolgono tutti i documenti che possono ricostruire e confermare il caso.

Errori e disattenzioni possono essere differenti, valutando la cura del paziente – l’organizzazione – i macchinari utilizzati – tipo di intervento e medicinali sottoscritti in fase di cura. Il personale medico, dall’altra parte, potrà rispondere con la propria documentazione e fornire le informazioni necessarie per mandare avanti il caso di malasanità segnalato.

Ci sono errori che non sempre sono dettati da fretta o inesperienza, ma da una serie di fattori non dipendenti dall’azione dei medici. Per un giudice è importante prendere in considerazione tutti gli aspetti, sentendo paziente e medici coinvolti. Ogni dettagli è fondamentale nella ricostruzione del fatto e della malattia/necessità del richiedente.

I diritti di chi è stato colpito da un caso di malasanità sono sanciti dalla legge italiana. Una volta che si sarà confermato il fatto e i danni, si potrà procedere con la richiesta del risarcimento.