Valutare l’impatto ambientale di un qualsiasi progetto, sia esso una costruzione, un’industria, un servizio, significa individuare, descrivere e valutare come un’opera umana si colloca nell’ambiente e soprattutto come lo modifica.
La normativa
La procedura di valutazione d’impatto ambientale, detta VIA, viene svolta dalla pubblica amministrazione. Quest’ultima ricava tutte le informazioni che le necessitano da tre fonti:
- il proponente stesso del progetto
- la consulenza fornita da enti e istituzioni
- il giudizio della cittadinanza.
La normativa che regola l’intero procedimento è stata definita a livello comunitario ma esiste anche una precisa normativa nazionale, molto articolata e variabile a livello regionale. Tra le opere umane che devono essere sottoposte a valutazione puoi trovare:
- impianti industriali
- strade, autostrade e ferrovie
- fattorie agricole
- porti e aeroporti
- discariche e smaltimento rifiuti
Qual è il procedimento per un corretto processo di VIA
Dopo una verifica iniziale che determina se, effettivamente, il progetto in esame possa provocare un impatto a livello ambientale, si passa a fissare il campo d’indagine. Pensa alla costruzione di un grande edificio destinato a ospitare un nuovo centro commerciale o al disboscamento di un terreno per l’edificazione di una nuova superstrada. In entrambi i casi c’è un impatto sia sull’ambiente naturale che su quello antropizzato, cioè su quella parte dell’ambiente che ha già subito trasformazioni da parte dell’uomo.
Su quali fattori viene eseguita la valutazione
Per una VIA corretta la valutazione deve riguardare gli effetti su:
- l’uomo, la flora e la fauna
- il clima, le condizioni di aria e acqua
- il paesaggio
- il patrimonio culturale
Per approfondire l’argomento vedi:
- https://it.wikipedia.org/wiki/Valutazione_di_impatto_ambientale
- https://www.tuttoambiente.it/commenti-premium/cose-la-valutazione-impatto-ambientale-via/