Il Protocollo riabilitativo dopo protesi inversa alla spalla

L’intervento di protesi inversa alla spalla

La procedura che inserisce la protesi inversa alla spalla è di recente introduzione nel campo della chirurgia per il trattamento di problemi degenerativi della spalla e della cuffia. L’intervento di protesi inversa alla spalla ha consentito di migliorare notevolmente i risultati di questo genere di operazioni con un recupero totale delle funzionalità pre-intervento.
La protesi inversa alla spalla nasce dall’idea di un chirurgo francese, il quale pensò di invertire la geometria normale della spalla e sostituendo la concavità della glena con una elemento convesso chiamato glenosfera metallica.
Questa intuizione cambiò radicalmente la chirurgia della spalla e consentì di migliorare la leva della spalla stessa che, privata dei rotatori, era fortemente compromessa a livello funzionale.

Il protocollo riabilitativo dopo la protesi inversa alla spalla

Dopo aver subito un intervento di protesi inversa sono necessarie fino a 6 mesi prima di poter tornare ad un recupero pieno e totale della funzionalità motoria.

Nelle prime 4 settimane dopo l’intervento occorre favorire la guarigione dei tessuti mantenendo nella sede la protesi e aumentando gradualmente l’attività motoria passiva della spalla. Indossare un tutore per almeno 3 settimane è fondamentale anche per compiere le normali azioni quotidiane e deve essere messo anche durante la notte. Sono assolutamente da evitare tutti i movimenti attivi della spalla, mentre la ferita deve essere accuratamente disinfettata, pulita e asciutta.

Nella seconda fase che va dalle 3 alle 6 settimane post-intervento si ripristina gradualmente il movimento attivo tenendo sempre sotto controllo dolori ed eventuali infiammazioni. Si consiglia di indossare il tutore durante la notte e di rimuoverlo il giorno in modo graduale, nelle due settimane successive alla quarta va poi eliminato completamente. Ancora non vanno sollevati carichi pesanti e non sono permessi movimenti attivi o improvvisi.

La terza fase, che va dalle 6 alle 12 settimane dopo l’intervento prevede un ripristino graduale di forza e resistenza, con un conseguente graduale ritorno alle normali funzionalità della spalla e degli arti. Anche durante questa fase è bene non sollevare carichi di peso superiore a 2 chili e non compiere movimenti bruschi o spinte improvvise.

L’ultima fase che va dalle 12 settimane ai 6 mesi dopo l’operazione sono destinate al potenziamento avanzato per migliorare la funzionalità della protesi, la forza muscolare, la resistenza e la potenza per consentire un ritorno alle attività motorie più complesse. Durante questo periodo sono da evitare esercizi fisici che “stressano” eccessivamente la spalla ed è importante eseguire esercizi con difficoltà graduale.

Per Approfondire:

  • https://www.chirurgiaortopedicamantova.it/patologie/dettaglio/protocollo-riabilitativo-e-tempi-di-recupero-dopo-/
  • https://www.chirurgiarticolare.it/spalla/artroscopia-chirurgia-protesi/riabilitazione-dopo-protesi-inversa-di-spalla.html