Una delle parti del corpo a cui le donne devono prestare molta attenzione è il seno. Ben venga quindi che si faccia un autoesame quotidiano, vale a dire la palpazione dei seni.
In questo modo si possono infatti percepire tensioni o noduli, che non devono tuttavia esser vissuti con ansia. Questo perché non sempre sentire qualcosa al tatto rappresenta un problema e poi perché la medicina ha fatto enormi passi in avanti. Si può affermare quindi che il tumore al seno oggi, pur quanto assai frequente, non è più un cosiddetto male incurabile.
In ogni caso, se con l’autopalpazione si riscontra qualcosa di anomalo il consiglio è quello di sottoporsi ad una visita senologica e, sulla base dell’esito, ad una mammografia. Si tratta di un esame in grado di definire la presenza e l’estensione di eventuali lesioni sospette. Un esame molto utile a cui le donne dai 35 anni in su dovrebbero sottoporsi con una certa frequenza. Il motivo va rintracciato nella maggiore incidenza di tumori nelle donne adulte, in particolar modo in quelle sopra ai 50 anni.
Le neoplasie sono quindi rilevabili dall’esame della mammografia in quanto sono facilmente riconoscibili. Solitamente si tratta di opacità, di piccole calcificazioni o di distorsioni della struttura. Quest’ultime sono note come distorsioni parenchimali e altro non sono che zone asimmetriche della mammella. Ciò significa che in una data area il tessuto mammario genera un segnale radiologico alterato che è bene approfondire per conoscerne la natura.
Generalmente già nel referto medico della mammografia si trova un parere, un’indicazione cioè di cosa fare in caso di distorsione parenchimale. Ovviamente, le indicazioni sono generali, può essere suggerito di ripetere l’esame a distanza di un certo numero di mesi, oppure di sottoporsi ad un eventuale ulteriore controllo, che può essere un’ecografia oppure una biopsia stereotassica.
Tutto dipende da quanto è grande, profonda ed estesa questa distorsione parenchimale della mammella. Il referto poi andrà portato a far leggere dal proprio medico, il quale dovrà essere costantemente aggiornato sull’evoluzione della propria salute e saprà dare maggiori informazioni su come muoversi.
In caso di referto di distorsione parenchimale della mammella cosa fare? Come già detto, è molto importante non farsi prendere dal panico! La mammografia è un esame molto utile in grado di effettuare una diagnosi veloce, nonché precoce, ma con un esito di distorsione parenchimale non si ha mai un esito definitivo.
Quindi il consiglio è quello di “non fasciarsi la testa prima di essersela rotta” come recita un famoso detto popolare. Tuttavia, siamo dell’avviso che anche quando sono stati sciolti i dubbi non bisogna farsi prendere dallo sconforto. Decisamente utile è attenersi alle terapie prescritte dai dottori e mantenersi quanto più in salute, soprattutto dal punto di vista alimentare.
Infatti, seguire una dieta quanto più equilibrata, privilegiando soprattutto le carni bianche a quelle rosse, aiuta a preservare un buono stato di salute. Eventuali ulteriori informazioni in tal senso arriveranno sempre dal medico che, ricordiamo, è sempre bene consultare prima di prendere qualsiasi tipo di iniziativa in maniera spontanea.