La falloplastica è un intervento di chirurgia plastica molto delicato. Come si può intuire dal nome, interessa infatti il pene. Tuttavia le operazioni che si pongono in essere possono essere diverse, può trattarsi di una costruzione o di una ricostruzione del pene o di un suo ingrandimento.
In quest’ultimo caso si parla di falloplastica di allungamento o di aumento. Parimenti, si intuisce che le cause che portano a questo tipo di operazioni sono diverse. Possono sussistere cioè problematiche naturali, come per esempio l’ipospadia e l’epispadia, come possono esserci disagi psicologici.
Le dimensioni del pene, se sotto alla media, possono creare dei disturbi negli uomini ed indurli a sottoporsi ad un allungamento, se non ad un ingrossamento. Questo perché anche il diametro è spesso altamente tenuto in considerazione e perché anche su quest’aspetto si può intervenire.
Il costo della falloplastica va dai 4.000 agli 8.000 euro e il suo ricorso, a meno che non venga suggerito da un medico, va ponderato adeguatamente. Ma non per l’aspetto economico.
Si tratta infatti di un intervento complesso e molto delicato. Sebbene la medicina abbia fatto notevoli progressi, la falloplastica non è esente da rischi. Ecco che consigliamo di approfondire bene il discorso delle dinamiche di questo intervento con un andrologo di fiducia. Esporre i propri problemi e desideri può aiutare a comprendere se la falloplastica è veramente ciò che serve.
Quel che è importante sapere, a nostro avviso, è che non si hanno garanzie al 100% circa quello che sarà il risultato. In poche parole, se il proprio interesse è quello di aumentare le dimensioni del pene, non si può stabilire a priori di quanti centimetri farlo diventare più grande. Insieme al chirurgo si sceglie da quale parte del corpo prelevare il lembo di pelle per la ricostruzione o allungamento del pene, ma non le sue dimensioni. Possiamo tuttavia dire che mediamente si va da 1 a 4 centimetri. Inoltre, questo riguarda il pene a riposo, non in erezione.
Anche in questo caso non è possibile stabilire di quanto sarà l’eventuale aumento perché non si interviene sui corpi cavernosi, che sono quelli che contengono il sangue durante, appunto, l’erezione. Non si esclude quindi che l’erezione dopo la falloplastica rimanga la stessa ed è questo un aspetto da non sottovalutare se si mira ad avere dei miglioramenti durante l’erezione.
C’è da dire comunque che in generale l’erezione non dovrebbe risentire dell’intervento di falloplastica, già dopo qualche giorno dall’intervento si dovrebbe ripristinare la condizione che si aveva prima dell’operazione.
Tuttavia il periodo di convalescenza, che mediamente va dai 30 ai 40 giorni, prevede di norma anche un’astensione dai rapporti sessuali. A seconda dell’intervento, la forma durante l’erezione potrebbe subire una certa variazione, quindi anche per quest’aspetto è consigliabile parlare con il chirurgo e sottolineare l’importanza di rendere il tutto il più armonioso possibile.
Può sembrare una banalità, ma è bene non dare mai niente per scontato, ma anzi chiedere e richiedere perché sono interventi dopo i quali non si torna più indietro ed è bene dunque avere le idee chiare e stabilire fin da subito le condizioni per andare d’accordo ed essere soddisfatti.