Articolo a cura della redazione di pastaconpanna.it
Uno dei capisaldi della cucina italiana è la pasta, un alimento che ci invidia tutto il mondo. La sua cottura tradizionale, che prevede il portare ad ebollizione una pentola contenente acqua salata, è cosa nota, meno noto è invece il fatto che la pasta è versatile. Si presta bene a diversi tipi di cottura, che possiamo definire alternativi e che vediamo insieme qui di seguito.
Pentola a pressione
Cuocere la pasta, si sa, è un procedimento semplice e piuttosto veloce. Tuttavia i tempi di cottura si possono ridurre utilizzando una pentola a pressione, un utensile da cucina che offre il vantaggio anche di ottimizzare lo spazio. Con questo metodo di cottura infatti, gli ingredienti si mettono tutti insieme. In poche parole, il condimento viene cotto subito insieme alla pasta senza dover sporcare una padella e senza aggiungere troppi condimenti. In definitiva, cuocendo la pasta con la pentola a pressione si risparmia tempo e si guadagna in salute perché si mangia un piatto più leggero.
Doppia cottura
Basandoci sempre sul discorso dell’ottimizzazione dei tempi segnaliamo il metodo della doppia cottura. Sebbene il nome possa sembrare fuorviante e possa far pensare a due preparazioni distinte, si tratta in realtà di una cottura fatta metà in anticipo e metà al momento del bisogno. Anche in questo caso il fattore temporale è fondamentale: occorre anticiparsi di circa 3 ore e far cuocere la pasta per metà del tempo, quindi metterla in frigo in una teglia con un filo d’olio che serve per non farla attaccare. Prima di mettersi a tavola a mangiare non resta che scaldare dell’acqua e far finire di cuocere la pasta per il tempo rimanente.
Nel microonde
Sconsigliata da molti, anche la cottura della pasta nel forno a microonde consente di velocizzare i tempi, sebbene sia preferibile lasciar cuocere qualche minuto in più di quello indicato nella confezione. Il procedimento è estremamente semplice: occorre mettere la pasta in un contenitore di vetro o plastica, versarci acqua e sale ed impostare i minuti con l’apposito timer.
Pasta al forno
Potremmo esordire con: non solo lasagne! Insieme ai cannelloni, le lasagne sono uno dei piatti di pasta al forno più famosi. Tuttavia tanti tipi di pasta, fresca o secca che sia, si prestano bene alla cottura in forno, che può essere totale oppure arrivare dopo una prima sbollentata sul fornello.
Cottura passiva
Questo nome vi ha incuriosito? Sappiate che si tratta di una cottura molto semplice. Consiste nel cuocere la pasta in acqua bollente un paio di minuti e lasciar cuocere per il restante del tempo spegnendo la fiamma. Il vantaggio della cottura passiva, al di là del consumo del gas, è il miglior mantenimento dell’amido, un nutriente molto importante contenuto nella pasta.
Cottura espressa
Probabilmente qualcuno l’ha già testata ignorando che tale tecnica risponde al nome di cottura espressa. Si procede con la cottura della pasta con metodo classico e un minuto, massimo due, prima del tempo previsto, si scola per continuare a cuocerla in padella insieme agli ingredienti del condimento.
Pasta risottata
Anche in questo caso si utilizza la padella, ma non in fase finale, bensì per tutta la cottura. Con pasta risottata intendiamo la pasta cotta come se fosse un risotto. Si pone cruda insieme agli ingredienti del condimento in padella e si fa cuocere mescolando spesso ed aggiungendovi via via dell’acqua bollente.
One Pot Pasta e One Pan Pasta
Decisamente alternativi sono questi ultimi due metodi. Sono infatti delle tecniche che stravolgono quella classica. Con One Pan Pasta si mettono acqua, pasta e ingredienti tutti insieme e si avvia la cottura in questo modo, senza aspettare che l’acqua arrivi ad ebollizione. Mentre quel che si sa circa il metodo One Pot Pasta è che gli ingredienti si mettono tutti insieme in una pentola.