La parete portante (o anche chiamato muro portante) è l’elemento della struttura di un determinato edificio costruito in base al sistema dei sette portanti.
Si differenzia fondamentalmente dal tramezzo che altro non è che l’elemento principale divisorio interno ma non portante, ed anche dalla tamponatura, ovvero l’elemento che tende a dividere l’interno dall’esterno senza però portare ulteriore peso.
Inoltre, fino alla scoperta del cemento armato ed anche del genere strutturale a telaio, ogni tipo di muratura venivano considerate “muro portante”.
Il ruolo fondamentale del muro portante è quello di “scaricare” verso il terreno il peso delle strutture sovrastanti allo stesso muro e, in base alla sua entità, la parete deve avere più o meno uno spessore (tendenzialmente il suo spessore è maggiore rispetto ad ogni altro muro, ma si può tranquillamente scegliere in totale libertà, pero è bene sapere che più il muro in questione sarà spesso, più forte sarà il suo livello, così che non possa cadere al primo intoppo.
La portanza di una parete portate si misura fondamentalmente in kg e cm al quadrato ed essa non è mai lasciata al caso, al contrario, il tutto è sempre ben pensato e generalmente si tratta di 8/10 kg o cm, rispetto ai 40 kg che potrebbero sostenere le pareti da 60/70kg.
Nonostante tali informazioni, ogni muro portante che si rispetti rappresenta ancora ai giorni d’oggi una validissima tecnica di costruzione, soprattutto se si tratta di abitazioni a più piani (l’importante è che non superino i tre o quattro piani) oppure di modeste dimensioni (come ad esempio un piccolo bilocale).
Tutti questi accorgimenti permetteranno di avere un edificio stabile per poi pensare a tutti gli interventi e agli impianti da installare. Un esempio tra tutti è la scelta dell’impianto solare termico, argomento che abbiamo trattato e che puoi visionare cliccando qui.
Quali sono i metodi fondamentali di rinforzo?
Un edificio, seppur solido, non potrebbe mai durare al’infinito, soprattutto se ci si trova in una determinata zona sismica o comunque con forti sollecitazioni, dato che, col passare degli anni, le pareti portanti rischiano di cedere oppure perdere una buona parte della personale resistenza meccanica, facendo così cadere l’intero edificio rendendolo vulnerabile.
Si pensa che l’alternativa principale per impedire che questo possa accadere è abbattere in precedenza l’intero edificio e costruire tutto da zero, oppure evitare di costruire principalmente in muratura e puntare verso l’utilizzo del legno, o ancora, si pensa addirittura che bisogna convivere con la paura che possa crollare l’appartamento da un momento all’altro sapendo che non è sicuro.
Ebbene, esiste una valida alternativa a queste cattive abitudini che si tende adoperare: il metodo di rinforzo.
Tale ciclo è una valida alternativa decisamente meno drastica e che garantisce benefici non solo per quanto riguarda il rafforzamento deelle pareti, infatti, si tratta di un processo di costruzione in grado di risanare e rafforzare ogni tipologia di parete danneggiata, scheggiata e a tratti rotta, ed ottimo anche per la riqualificazione di ogni edificio seguendo dei nuovi standard.
Si interviene esternamente (per cui non c’è bisogno di “stressare” il muro da consolidare)e si tende a migliorare ogni prestazione della muratura, non soltanto da un punto di vista meccanico, ma soprattutto da quello abitativo: la parete sottoposta a tale processo avrà una maggiore resistenza anche se, ovviamente, dipenderà dalla tipologia del ciclo strutturale.
Ad esempio: la tipologia FRCM, farà in modo che la parete portante non diventi corrotta da agenti atmosferici ed anche dal passare degli anni, sopporterà senza alcun problema le temperature elevate durante la bella stagione estiva, non vi sarà alcun tipo di corrosione e sarà amagnetica, per cui senza alcun intoppo in particolare causato dalla vita quotidiana.
Per tale motivo, tale metodo di rinforzo, non vi è una soluzione del tutto riservata alle murature ormai datate dagli anni o anche a rischio, ma può risultare molto utile per ogni tipologia di muro, anche il più recenti, in costruzione ed in buone condizioni.
Insomma, è un agio che ogni parete può permettersi, l’importante è affidarsi a persone competenti e che adoperano tale mestiere da un po’ di tempo, così da avere la garanzia di avere un ottimo lavoro finale.
Come consolidare le pareti portanti al meglio?
Riguardo al risanamento delle murature e al consolidamento strutturale degli edifici, una delle tecniche più diffuse è senza ombra di dubbio quella delle microcatene, ovvero, una sottospecie di nastri fatti da acciaio inox larghi tra i 5 e 10 cm, con uno spessore di 1,5 cm dotati da estremità piegate (proprio come un angolo retto) così da effettuare il perfetto aggancio alla muratura in questione.
Esse vengono applicate sulla loro superficie, proprio a cavallo dalla fessura, ma solo da un lato (si tratta di una tecnica che si tende ad utilizzare nella maggior parte dei casi, fatta eccezione di murature non troppo spesse e fessure troppo ramificate per adoperare).
Mentre, se la cosiddetta “tessitura muraria” è troppo poco omogenea e la malta impiegata per la copertura è di una scarsa qualità e consistenza, si procede in modo differente, come ad esempio usando delle microcuciture, ovvero delle balle di metallo perfettamente inossidabile.
In conclusione, il ciclo strutturale ha il notevole punto a suo vantaggio di poter esser applicato in svariate tipologie di parete (ovviamente, a meno che le condizioni non siano le peggiori), e può essere applicato a: mura in pietra di tipo grezzo, mura in laterizio, muratura a secco, muratura in blocchi d’argilla, mura in sezioni di tufo ed anche in cemento cellulare.
Le principali cause di imminente cedimento delle fondazioni sono dettate da vari cause, ovvero: i movimenti del suolo e del sottosuolo, la Terra è imprevedibile, non si sa mai quando sarà pronta per sorprenderci ed anche una leggera scossa di terremoto potrebbe causare non pochi danni ad un edificio (oltre che quelli morali e fisici), per cui, una scossa molto forte, invece, potrebbe causare la definitiva caduta di una casa.
Il carico, che non fa altro che, appunto, caricare ed aggravare le fondamenta della capacità portante del terreno (creazioni di piani nuovi, appena costruiti ed anche di ridefinizione dell’uso consueto), la costruzione di altri edifici, magari costruiti proprio nelle vicinanze di quello attuale ed i periodi di siccità, talvolta prolungata e di alluvioni molto tortuose che portano a variar soltanto il livello delle falde acquifere.
Inoltre, anche delle normali vibrazioni di nuove costruzioni o di rumori assordanti e troppo forti possono procurare dei seri danni.
A cosa prestare attenzione quando si tende a consolidare una parete portante e perchè?
Quando si ha il compito di consolidare un muro, vi sono dei punti di fondamentale importanza da non prendere sotto gamba, ciò viene dettato dal fato che non solo ci si potrebbe fare davvero molto male se non si è capaci di eseguire tale lavoro (è importante rivolgersi ad una persona affidabile e del mestiere), ma oltre al danno, anche la beffa: avere un lavoro finale che non convinc col rischio di rovinare ancor di più la muratura portante dell’edificio a cui si è prestato lavoro!
Ma quali sono queste regole da seguire se non si dovessere già conoscere?
Sono molto semplici: in primo luogo si deve prestare molta attenzione alle crepe.
Le crepe, oltre che essere dei segni fastidiosamente anti estetii, sono segno di un problema che riguarda prevalentemente la stabilità dell’edificio, come abbiamo già visto nei precedenti articoli che trovi nella categoria servizi del sito web.
La loro presenza soprattutto sotto le armature dei solai ed anche nei pavimenti di una casa, non sono di certo da trascurare!
Avvengono quando la struttura in questione non è abbastanza forte e rigida da poter assorbire ogni assestamento che vengono prodotti sul terreno sottostante.
Per tale ragionesi deve ricorrere subito, così da evitare che la questione si possa aggravare enza più poter far nulla per migliorarla.
La cosa più importante è quella di evitare al “fai-da-te” e di non iniziare a risolvere ingenuamente il danno con l’utilizzo di stucco o altri materiali per la casa, che non fanno altro che coprire il problema, ma che, di conseguenza, non viene per niengte risolto del tutto, e a lungo andare tale utilizzo si può staccare dalla zona portando alla luce le fastidiose crepe che tanto si volevano coprire.
L’edificio si potrebbe smuovere in blocco oppure, potrebbe presentare solo dei fastidiosi e rilevanti cedimenti che, a lungo andare, fanno nettamente la differenza.
In sostanza, la costruzione di pareti portanti è una scelta libera, ogni persona può decidere di inserirle nella propria casa, l’importante è che sia la scelta giusta per la vostra casa, per cui valutarne le faccende che ne concerne, ed affidarsi ad un personale qualificato, così da poter accontentare ogni richiesta che si ha, oltre che esserne in grado del lavoro da fare!