Col passare del tempo, l’individuo va incontro ad un cambiamento cognitivo: a documentarlo è la letteratura scientifica, che lo considera parte di un fisiologico processo d’invecchiamento.
Ci sono abilità cognitive (la memoria, la velocità di elaborazione, il ragionamento concettuale) che diminuiscono gradualmente all’aumentare dell’età, mentre altre (come il vocabolario) non risentono dell’invecchiamento.
Ma cosa si intende per età neurocognitiva e come viene calcolata?
L’invecchiamento cognitivo
Quando si invecchia, la corteccia cerebrale si assottiglia e la sostanza bianca subisce delle alterazioni. I neuroni muoiono, i nervi si deteriorano, ed ecco che il cervello (soprattutto nei lobi temporali mediali, nella parte frontale e nelle aree deputate alla memoria) perde lentamente le sue capacità.
Tuttavia, non per tutti l’invecchiamento cognitivo è uguale: ad influire sono anche il contesto sociale, le abitudini della persona (dalla dieta all’attività fisica), il suo impegno a tenere il cervello “allenato”. Modificare il proprio stile di vita permette di ritardare o prevenire la demenza senile, motivo per cui è fondamentale calcolare l’età neurocognitiva.
Come avviene la valutazione cognitiva
Per calcolare l’età neurocognitiva, si parte dalla mera osservazione: il medico valuterà il modo in cui il paziente si presenta e gli porrà delle semplici domande, senza assumere un tono inquisitorio, ma anzi invitandolo a parlare quanto più possibile. Questo, per verificare che non perda il senso del discorso, non parli in modo incoerente o poco chiaro. Se lo ritiene opportuno, procederà poi con un test atto a calcolare l’età neurocognitiva.
Il test per il calcolo dell’età neurocognitiva si articola su sei aree:
- dominio percettivo-motorio: velocità di esecuzione, destrezza manuale, capacità costruttive di copia e produzione, capacità propriocettiva
- dominio della funzionalità esecutiva: capacità di pianificare e controllare il comportamento, per raggiungere un dato obiettivo
- dominio dell’apprendimento e della memoria: capacità di raccogliere ed elaborare informazioni e ricordi
- dominio del linguaggio: capacità di comprensione e produzione del linguaggio, di identificazione verbale degli oggetti e di risposta ad istruzioni verbali
- dominio dell’attenzione complessa: capacità di concentrarsi su stimoli e informazioni
- dominio della cognizione sociale: capacità di percepire e interpretare gli stati mentali e le intenzioni altrui
Per valutare tutte queste capacità, lo specialista si avvale di appositi test, assegnando un punteggio a ciascuna risposta.