Semi di marijuana legale: caratteristiche e dettagli

Utilizzare i semi di marijuana legale è stato regolamentato nel 2016 con una legge, anche per i soggetti privati. L’aspetto più importante è senza dubbio quello di utilizzare solo prodotti certificati con la documentazione di acquisto conservata. Ma non è tutto, infatti parti o estratti della pianta non dovranno mai essere rivenduti, se non richiedendo una licenza apposita.

Sappiamo bene che i semi di cannabis light fanno crescere piante che possiedono una percentuale di THC – molecola dall’azione psicoattiva – minore o pari dello 0,6%: ma come fare per riconoscere solo semi di alta qualità? Ecco tutto quello che bisogna sapere.

Come riconoscere i semi di marijuana light di qualità?

L’acquisto di semi di cannabis deve essere fatto solo tramite rivenditori certificati e autorizzati, non solo per osservare le regole della legge italiana ma anche per avere un prodotto di alta qualità.

Per riconoscerlo è bene osservare il seme che dovrà avere un guscio di colore scuro tra il marrone e il nero. Non è escluso che possano essere presenti delle manifestazioni di colore – come le striature – che sono in contrapposizione con una nuance più chiara oppure più scura dello sfondo di base. È immaturo se il colore del seme si presenta verde oppure bianco: nel momento in cui si utilizza, la pianta crescerà non regolare oppure con una grande lentezza.

I semi di canapa light devono essere lucidi se esposti alla luce, effetto prodotto dalla sostanza cerosa che li avvolge per proteggerli. E la consistenza? Se sono di qualità deve essere rigida e solida. Si può provare a verificare se si crepano – deformano oppure polverizzano –  con una pressione del pollice: se accade allora il seme è datato e non valido, tanto che non sarebbero in grado di produrre alcuna pianta.

Un altro aspetto da mettere in evidenza è quando si trovano dei semi dentro la  marijuana light. Non è un dettaglio positivo per questo motivo:

  • Durante la crescita la pianta maschio non è stata separata dalla pianta femmina. Questo ha favorito l’impollinazione e compromesso la produzione delle molecole THC e CBD.

Test e consigli pratici

I semi devono quindi avere tutte le caratteristiche sono state elencate sopra. Ma per avere una certezza aggiuntiva e verificare l’alta qualità dei semi, allora basterà prendere un bicchiere di acqua distillata: lasciare ora i semi al suo interno per due ore.

Il test prevede quanto segue:

  • Se il seme resta in superficie allora è di bassa qualità. Potrebbe aver sviluppato dell’aria sotto il suo guscio e marcire.
  • Se i semi vanno sul fondo depositandosi allora sono di buona qualità e si possono immediatamente piantare.

Come accennato, i semi devono essere acquistati tramite rivenditori autorizzati. Se l’acquirente è un hobbista allora fare dei test per verificare l’alta qualità del seme è facile, soprattutto perché si tratta di una sola pianta e sul piano economico non ci sono rischi. Chi invece è un professionista è preferibile che non si esponga a questi rischi, optando per semi di alta qualità tramite le banche autorizzate con provenienza tracciabile e documentazione regolare.