Un colloquio di lavoro è in grado di tirare fuori il peggio da una persona, per una questione di stress e per l’idea di voler fare bella figura a tutti i costi. A volte, i recruiter scartano un candidato valido per il suo modo di fare e per quella comunicazione non verbale dettata dal linguaggio del corpo.
Questo tipo di linguaggio è molto importante, proprio perché a volte è molto più incisiva di ogni altra parola o racconto diretto agli occhi dei selezionatori. Inutile girarci intorno, non provare ansia durante i colloqui di lavoro non è possibile e le emozioni possono essere incontrollate. Tutto emerge a causa di una postura sbagliata e il movimento delle mani, sino ad una sudorazione eccessiva che porta ad un percorso sbagliato e senza ritorno.
Con un buon controllo del linguaggio del corpo si potrà arrivare a far bella figura, anche al colloquio più difficile. Proviamo a fare chiarezza?
Come avviene la comunicazione non verbale durante il colloquio di lavoro
Prepararsi ad un colloquio di lavoro non è mai facile, stress e tensione si presentano all’improvviso e possono rovinare tutto il lavoro precedentemente fatto su se stessi. Come si può approfondire da questo post su corsielavoro.it ci sono domande poste dai recruiter che possono mettere in difficoltà, anche se riguardano la propria persona e modo di essere.
Non è tutto, perché anche il linguaggio del corpo – non verbale – tradisce inesorabilmente durante un colloquio. Si può sembrare la persona più sicura del mondo, ma i gesti e le espressioni possono tradire.
I recruiter consigliano di utilizzare questi suggerimenti per un linguaggio del corpo positivo durante un colloquio di lavoro:
- Sedersi in modo composto, tenendo la schiena dritta senza mai ingobbirsi;
- Non incrociare le braccia davanti al recruiter. È un gesto che comunica poca comunicazione e difensiva;
- Tenere le mani sotto controllo, dando una stretta sicura durante la prima presentazione evitando di gesticolare amabilmente, sintomo indiscusso di paura e insicurezza;
- Evitare in ogni modo di giocare con penne, cravatte, magliette, capelli e ogni altra cosa che possa trasmettere ansia e nervoso. Anche i braccioli della sedia non devono essere afferrati come quando si ha paura dell’aereo durante il decollo;
- Mantenere un contatto visivo intelligente, cercando di interessarsi a quello che dice ma senza assumere la tipica aria di sfida;
- Sporgersi in avanti per mostrarsi concentrati e interessati all’argomento, sorridendo quando necessario;
- Fare pratica davanti allo specchio poco prima del colloquio, cercando di trovare l’espressione perfetta per dare idea di una persona preparata e professionale;
- Prendersi un momento per pensare alle domande ed essere comunque se stessi, senza inventare un personaggio che poi verrebbe subito smascherato. Una persona che ha il controllo e pensa prima di rispondere è apprezzata dai recruiter.
Un occhio attento anche all’abbigliamento da scegliere in base al tipo di colloquio e categoria di lavoro. In ogni caso un abito formale o casual è sempre la risposta, evidenziando eleganza e professionalità oltre che cura personale.