Come si capisce il controtransfert del psicoterapeuta?

Molti pazienti attraverso le loro storie, i loro vissuti, le loro emozioni riescono a creare reazioni al loro psicoanalista, dette controtransfert. Tale reazione, ha avuto nella storia una diversa interpretazione.

Se ci basiamo su quello che scrisse Freud in tal proposito, dobbiamo ritenere che, la reazione dello psicoanalista al transfer del paziente, è un ostacolo che si frappone nel normale corso di una relazione analitica.

Ma, dal 1950 i pensieri si sono davvero spostati, originando altre teorie, in totale opposizione a quella di Freud.

Infatti, la tedesca Paula Heimann ed il polacco-argentino Heinrich Racker, sostennero che controtransfert è un fatto di per sé non eliminabile, quasi necessario al corretto processo dell’analisi.

L’analista, non ha la stessa posizione del paziente, è un rapporto impari. Mentre il paziente è lì per chiedere aiuto, il terapeuta è lì per darlo.

Questa grande differenza fa sì che le emozioni trasferite dal paziente al terapeuta vengono vissute in maniera differente.

Il terapeuta ha il compito e l’obbligo di mantenere una certa distanza, difendendosi dai sentimenti del paziente, instaurando una grande forza dentro di sé, creando una comunicazione controllata.

Lo può fare solo guardandosi dentro, in primis riconoscendo le emozioni e le sensazioni che il racconto del paziente sta procurando. Ci sarà una fase di accettazione, dove potrà analizzare l’emozione ed avere una successiva reazione.

Quello che vive il terapeuta è un’emozione soggettiva, che va oltre il suo conscio, quindi esplorando il suo mondo interno e capendo le determinate emozioni, può trovare la forza e la chiarezza per uscire dal tunnel ed aiutare il paziente attraverso la tecnica della professione.

Solo l’innamoramento del psicoterapeuta con il paziente può creare un impaccio relazionale e non dare più tecnicismi che aiutano il paziente.

Ma il riconoscimento di altre emozioni (come il provare invidia se un paziente raggiunge la felicità interiore perché in quel momento il psicoterapeuta sta attraversando un momento difficile, o evidenziare la paura di fallire perché un paziente ha avuto un grosso fallimento lavorativo, etc.) deve avvenire in tempi veloci per riuscire a distaccarsi dal sentimento e poterlo lavorare anche dentro di sé.

Per saperne di più leggi anche:

  • https://www.guidapsicologi.it/articoli/transfert-e-controtransfert
  • https://www.stateofmind.it/2019/03/controtransfert-terapeuta/